Acne, malattia infiammatoria col destino scritto nel Dna
Pubblicato il 30 maggio 2008 da GiòI dermatologi italiani, riuniti a Napoli per il IV Congresso nazionale, rivelano che l’acne è una malattia infiammatoria, con un destino scritto nel Dna. Questa malattia colpisce l’80% degli adolescenti, per lo più donne, ma si sta diffondendo sempre più anche tra i trentenni.
Giuseppe Monfrecola, della Clinica dermatologica dell’Università Federico II di Napoli, spiega: «Fino ad oggi l’acne è sempre stato ritenuto un problema estetico causato dall’ostruzione di una ghiandola sebacea. I processi infiammatori venivano così considerati una semplice conseguenza causata dai batteri, e non la causa. Il che ha sempre portato a una cura con farmaci diversi da quelli con un efficacia antinfiammatoria».
E continua: «Oggi invece sappiamo che le persone con l’acne hanno spesso una predisposizione genetica a sviluppare vivaci processi infiammatori, e per curare con successo la malattia dobbiamo intervenire con farmaci disinfiammanti».
Si prodece quindi utilizzando farmaci topici o sistemici: i primi, indispensabili, comportano un’applicazione locale di creme e pomate, i secondi, utilizzati in aggiunta ai topici nei casi più gravi, prevedono l’assunzione di medicine per via orale.
Dell’acne non bisogna sottovalutare il problema della cicatrice, sulla quale, se lieve, si può intervenire con i classici peeling chimici, o con la più nuova ‘needling‘, “una nuova tecnica in arrivo dal Sud Africa e praticata da pochi mesi in Italia solo in alcuni centri specializzati“, informa Monfrecola.
Per i casi più gravi l’unica soluzione è la dermoabrasione, una tecnica alquanto invasiva poichè prevede la rimozione di diversi strati della pelle.
Tag: acne, cicatrici, dermoabrazione, dna, farmaci, infiammazione, needling, peeling, sistemici, topici
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