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Riproduzione: la donna produce da sè gli spermatozoi per l’autofecondazione

Pubblicato il 1 febbraio 2008 da Sergio

La rivista New Scientist, annuncia un nuovo studio in biologia riproduttiva effettuato da scienziati inglesi dell’università di Newcastle Upon Tyne, che ha condotto alla creazione di spermatozoi partendo dalla cellule del midollo osseo della donna.

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Le cellule staminali, altresì dette le cellule bambine, hanno la capacità di trasformarsi in qualunque altro tipo di cellule, ed quindi tramite l’uso di speciali vitamine e sostanze chimiche, anche in sperma.
L’esperimento che consentirebbe l’autoriproduzione, è stato effettuato sinora solo sui topi, i quali, bombardati di sostanze chimiche e vitamine, hanno creato spermi ed ovuli per fecondare ed essere fecondati.

Karim Nayernia, biologo dell’Università di NewCastle, spiega che presto si potrà creare sperma ‘femminile’ ad uno stadio iniziale, e che al massimo entro cinque sarà pronta la prima cellula spermatica matura autoprodotta da una donna in grado di fecondare un ovulo.
Quella che da alcuni viene vista come vera svolta, che consentirebbe alla donna generare un bambino, o meglio solo bambine perché alla donna manca il cromosoma Y, senza l’ausilio degli spermatozoi dell’uomo.

Nonostante la scoperta dia una barlume di speranza e apra nuovi orizzonti per la cura per l’infertilità, non mancano le polemiche e soprattutto gli inviti alla prudenza, non solo perchè tale ricerca è alle fasi iniziali e il suo impiego pratico è ancora lontano, ma anche perché il rischio che bambini nati da tali tecniche possano presentare seri problemi di salute, come è avvenuto nei topi impiegati nelle sperimentazioni, è molto alto.

Gli scienziati contrari all’impiego di questo metodo, sottolineano che per curare l’infertilità sarebbe molto meglio studiare per scoprire le cause, anziché cercare di avere dei bambini ad ogni costo, perché un bambino/a ha bisogno di crescere con accanto la figura maschile e femminile.

di G.V.

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