Depressione post partum: al via la campagna di sensibilizzazione alla malattia
Pubblicato il 3 aprile 2008 da SergioI medici della Sigo, la Società italiana di ginecologia e ostetricia denunciano una forte mancanza di informazione in merito alla depressione post partum e per colmarla oggi si sono dati convegno al San Gallicano di Roma dando vita ad una campagna nazionale di sensibilizzazione.
Dal sondaggio effettuato dalla Sigo, che ha coinvolto la metà delle unità operative di ginecologia in Italia, emerge che solo il 30% dei ginecologi considera un elemento di routine il pericolo di sviluppare la depressione da trattare durante gli incontri pre parto. Dopo la nascita, solo il 45% delle strutture è dotato di un’equipe per monitorare le mamme “a rischio”.
La depressione post partum è una malattia che non deve esser presa sottogamba. Ad esserne più colpite sono le donne socialmente svantaggiate proprio perché non hanno i mezzi e la conoscenza sufficiente per saperla conoscere e affrontare.
Il professore Giorgio Vittori, presidente della Sigo, ha dichiarato: “Per rompere l’isolamento in cui sono costrette le donne e costruire attorno a loro una rete protettiva abbiamo lanciato ‘Non lasciamole sole’, una campagna nazionale con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei ministri, ministero per i Diritti e le Pari Opportunità”.
Questa campagna coinvolge numerose associazioni e istituzioni sul territorio, e conta a breve di realizzare di materiali informativi specifici, rivolti agli operatori sanitari ed alle donne. Si propone inoltre la diffusione sui media di tale patologia.
di G.V.
Tag: depressione, malattia, partum, post, postpartum, sigo
Articoli Correlati
- Anche gli uomini sono affetti dalla depressione post-parto
- Depressione post-parto: i livelli di un ormone rivelano se c’è predispozione
- Tiroide: screening gratuiti sabato 17 e domenica 18 aprile
- Endometriosi: organizzata la campagna “Quello che non so di me”
- Disturbi d’ansia e d’umore sono i problemi di salute mentale più diffusi
Articoli Recenti
- Google celebra il 25esimo anniversario della scoperta del Fullerene
- Alla ricerca di un semaforo intelligente per la E3 proteina che consente lo sviluppo di metastasi
- ICSS 2010: II Conferenza Internazionale sulla Scienza della Sostenibilità
- Mars 500: al via la simulazione di una missione completa su Marte
- Il Parlamento approva il regolamento UE per facilitare la donazione e il trapianto di organi
- Giove non è più lo stesso?
4 dicembre 2010 alle 10:50
Sta iniziando la campagna già partita in America per “drogare” tutte le mamme.
Chi sta dietro queste campagne per “aiutare” le mamme? Da dove vengono i 200.000 euro stanziati per l’associazione ONDA?
In America hanno proposto una legge che si chiama “Mother’s Act”.
Cosa succederà se il Mothers Act verrà approvato?
Le donne in età fertile verranno sottoposte a screening allo scopo di identificare malattie mentali pre e post parto per sottoporle, nel caso di riscontri positivi, a trattamenti psichiatrici farmacologici obbligatori. Ovviamente tali malattie sono più o meno collezioni di sintomi di cui a volte possono essere affette anche persone in buone condizioni fisiche e mentali, ma in momenti particolari come la gravidanza o il parto possono essere fatte passare per veri e propri disturbi mentali che necessitano di trattamento con psicofarmaci come antidepressivi e antipsicotici.
In America con questi screening generalizzati stanno già somministrando potenti psicofarmaci a circa 20 milioni di bambini. Ora vogliono farlo anche con le mamme.
Vogliamo che succeda anche in Italia?