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In America batte il primo cuore bioartificiale

Pubblicato il 15 gennaio 2008 da Sergio

La rivista “Nature Medicine” segnala un esperimento che ha portato alla creazione di un cuore artificiale, avvenuto all’Università del Minnesota, a Minneapolis grazie alla dott.ssa Doris Taylor, direttrice del centro per la ricostruzione cardiaca.

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Questo organo è stato costruito in laboratorio partendo da quello di una cavia morta, un maiale o un topolino, e completamente “restaurato” e rimesso a nuovo grazie a cellule neonatali.
Il cuore di topolini e maiali morti, con valvole, vasi sanguigni e geometria atriale e ventricolare intatte, ha fatto da scheletro cellulare al nuovo organo che è stato plasmato da centinaia di migliaia di cellule neonatali. Il primo battito del nuovo organo si è avuto a quattro giorni dalla “semina” delle cellule, mentre otto giorni dopo ha cominciato a pompare sangue.
Uno dei grandi vantaggi del cuore bioartificiale è che si riduce di molto il rischio di rigetto. La speranza è che in futuro si possa costruire un cuore usando le cellule staminali del paziente.
Tale esperimento, inoltre, apre la strada alla possibilità di generare qualsiasi organo: reni, fegato o pancreas.
Secondo la rivista “Nature Medicine” questo passo potrebbe segnalare una svolta nel mondo dei trapianti e abbattere così le interminabili liste di attesa che, ogni anno a causa della carenza di donatori, portano al decesso di numerosi pazienti.

foto: KGET 2007

di G.V.

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