La contraccezione maschile potrebbe risiedere negli ultrasuoni
Pubblicato il 13 maggio 2010 da GiòSarà indubbiamente difficile dire addio al condom, in quanto è l’unico mezzo che protegge da malattie sessualmente trasmissibili, ma il futuro della contraccezione maschile potrebbe ampliarsi con l’uso degli ultrasuoni, che nel maschio adulto avrebbero l’effetto di un blocco temporaneo degli spermatozoi per sei mesi.
E’ questo un progetto di studio americano al quale stanno lavorando gli scienziati dell’University of North Carolina (USA) impegnati a valutare l’efficacia e la sicurezza degli ultrasuoni come contraccettivo reversibile per gli uomini.
Il ricercatore James Tsuruta commenta: “Questo metodo ha dato già primi risultati incoraggianti, e potrebbe fornire agli uomini una contraccezione non ormonale, affidabile, a basso costo e reversibile, per una durata di sei mesi”.
L’azione degli ultrasuoni,avrebbe il potere di bloccare i testicoli, inibendo la produzione di nuovi spermatozoi. Consumate le ultime riserve di sperma l’uomo diventa temporaneamente sterile e se, dopo sei mesi, non saranno effettuati ulteriori “bombardamenti” di ultrasuoni la produzione di spermatozoi tornerà progressivamente alla normalità.
Immagine tratta da: popsci.com
Tag: condom, contraccezione maschile, malattie sessualmente trasmissibili, ultrasuoni
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17 maggio 2010 alle 10:37
Non e’ stato notato in questo articolo che l’italia e’ all’avanguardia in questa ricerca (Facoltà di Medicina Vetrinaria dell’Universita’ degli Studi di Bari):
http://www.eurekalert.org/pub_releases/2010-05/mcip-nmp051110.php
Sono ricercatori italiani che hanno confermato l’effetto nei cani, indipendentemente da questa ricerca nei topi. Complimenti a loro!