La mano robotica mossa dal pensiero è il risultato del progetto Neuromath
Pubblicato il 23 dicembre 2007 da SergioUna mano robotica snodata, flessibile e mossa dal pensiero è il risultato del progetto Neuromath, condotto nell’ambito del programma europeo “Cost” dall’Università di Roma “La Sapienza”, dalla Fondazione Santa Lucia di Roma e dalla Scuola superiore Sant’Anna di Pisa.
La mano tecnologica è guidata da impulsi elettrici emessi dal cervello che vengono rilevati da un elettroencefalogramma e trasmessi alla macchina tramite un interfaccia che li traduce in azione. Gli studi non si arrestano ma mirano nel tempo a sostituire la cuffia che rileva i segnali elettrici del cervello con minuscoli elettrodi nascosti fra i capelli.
Il capo del progetto Fabio Babiloni dell’Università La Sapienza spiega: “La mano-robot è nata per essere utilizzata come protesi. Ora stiamo lavorando per rendere il dispositivo sempre più leggero e invisibile: nell’arco di cinque anni i ricercatori contano di eliminare ogni filo e stabilire collegamenti wireless fra cervello e macchina”.
La nuova invenzione, ideata per esser utilizzata nel campo della riabilitazione potrebbe essere impiegata anche in altri settori, come per esempio quello delle missioni spaziali in cui astronauti dovendosi muovere in spazi ridotti, potranno comandar col pensiero dispositivi e macchine.
Il Nobel Rita Levi Montalcini, aprendo il convegno dedicato al progetto ha salutato con grande entusiasmo il risultato ottenuto: “Uno studio all’avanguardia che conferma il ruolo leader dell’Italia in questo settore a livello internazionale”.
Immagine tratta da: www.neuromath.eu
di G.V.
Tag: Cervello, elettroencefalogramma, mano, Neuromath, pensiero, wireless
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24 dicembre 2007 alle 00:20
Meraviglioso!
A me servirebbe anche per fare il caffé la mattina, semplicemente desiderandolo, senza perdere tempo ai fornelli ^_^