La memoria flash del cervello umano si comporta come la RAM di un computer
Pubblicato il 27 gennaio 2009 da GiòUn team di ricercatori della Southwestern University del Texas hanno scoperto che le informazioni in entrata vengono conservate temporaneamente nei neuroni della parte frontale del cervello. Gli studiosi spiegano che è come se il cervello, alla pari di un computer, fosse dotato di una sorta di memoria RAM con cui carica temporaneamente i dati per l’elaborazione dei processi.
La ricerca, pubblicata su Nature Neuroscience, riferisce lo studio effettuato su dei topi, ha portato alla definizione di un processo chiamato “trasmissione del glutammato metabotropico” che immagazzina in continuazione gli input che colpiscono il cervello.
L’attività cerebrale degli animali è stata monitorata grazie a degli elettrodi per studiare le differenze tra la formazione della memoria a breve e quella a lungo termine.
La memoria a breve termine è quella che è più sensibile agli effetti dell’alcol e alle distrazioni quindi un passo avanti verso la sua comprensione costituisce un tassello importante per capire i meccanismi che la regolano e trovare i farmaci in grado di potenziarla.
Tag: attività cerebrale, Cervello, computer, memoria a breve termine, neruoni, RAM, trasmissione del glutammato metabotropico
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