Ricerca svela che anche il “Dna ripetuto” ha la sua importanza
Pubblicato il 20 aprile 2009 da GiòUna scoperta, pubblicata su Nature Genetics, rivela che il cosiddetto ‘Dna ripetuto’, ovvero milioni di sequenze ‘gemelle’ sparse per il genoma sono funzionanti e con un ruolo importantissimo di regolazione dell’attività dei geni.
Lo studio è frutto di una collaborazione internazionale in quanto hanno collaborato il Laboratorio di Epigenetica del Dulbecco Telethon Institute guidato da Valerio Orlando e ospitato dall’Irccs Fondazione Santa Lucia e dall’Ebri di Roma, il team di Piero Carninci dell’Omics Centre del Riken di Yokohama in Giappone e l’Università di Queensland in Australia.
Questa grande porzione del nostro Dna apparentemente inutile, si rivela invece fortemente integrata nel programma genetico di una cellula e anche implicata in alcune malattie genetiche e nel cancro in cui il programma cellulare è alterato.
Valerio Orlando commenta: «Ci siamo serviti di una nuova tecnologia di analisi del genoma la deep sequencing (sequenziamento profondo) e abbiamo scoperto non solo che questi elementi ripetuti sono espressi (quindi funzionanti) al pari dei geni, ma anche localizzato con precisione dove si vanno a collocare fisicamente e quindi dove vanno ad agire i prodotti (Rna) dell’espressione di queste sequenze ripetute».
Già in due precedenti studi condotti rispettivamente all’Università della California di San Diego e dal Genome institute of Singapore si affermava che queste regioni non codificanti svolgono un ruolo importante nel mantenere l’integrità genetica di un organismo e che grazie alle loro caratteristiche potrebbero essere spiegate le differenze tra il genoma umano e quello delle altre specie animali.
Tag: cancro, deep sequencing, Dna ripetuto, geni, genoma, Laboratorio di Epigenetica del Dulbecco Telethon Institute, malattie genetiche, Nature Genetics, rna, sequenze ripetute, sequenziamento profondo, specie animali, Valerio Orlando
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