Rieducando le cellule staminali si ripara il cuore colpito da infarto
Pubblicato il 14 dicembre 2008 da SergioRicercatori dell’Universita’ ‘La Sapienza’ di Roma e del Laboratorio di Biologia Molecolare Europeo (EMBL) di Monterotondo, hanno individuato nell’ambiente la causa che impedisce alle cellule staminali di riparare i danni prodotti sul muscolo cardiaco dall’infarto. In un ambiente ostile le cellule staminali, infatti, smettono di funzionare e spesso producono tessuto fibrotico non funzionale. L’auto-riparazione riprende se si ripristinano le condizioni ottimali.
Il semplice trapianto di cellule staminali non da’ i risultati sperati se non si rimuovono le condizioni negative ricorrendo a fattori di crescita da introdurre nel muscolo cardiaco danneggiato.
Durante il 69/mo Congresso della Societa’ Italiana di Cardiologia in corso a Roma, il professore Antonio Musaro’, dell’Universita’ ‘La Sapienza’ di Roma, ha informato di questa nuova via da percorrere fortemente innovativa e che apre al futuro con più fiducia.
“Le nostre ricerche” ha detto “ ci hanno consentito di individuare un particolare fattore di crescita, il mIGF-1, che si e’ rivelato idoneo a modificare l’ambiente, attivare le cellule staminali e recuperare efficientemente il danno. L’mIGF-1 e’ un fattore normalmente presente nei diversi tessuti dell’organismo ma in diverse condizioni patologiche la sua funzione viene a mancare. Ecco perche’ e’ necessario introdurlo dall’esterno. Al momento queste scoperte hanno dato risultati molto incoraggianti su modelli animali”.
foto da: staminali.aduc.it
Tag: Ambiente, autoriparazione, cardiologia, cellule staminali, infarto, sapienza, Scoperta, studiosi
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