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Dagli USA importanti risultati nell’ambito del micro fotovoltaico con le celle “glitter”

Pubblicato il 28 dicembre 2009 da Giò

Ad occhio nudo sono delle minuscole pailettes costituite da piccoli e luminosi brillantini di soli pochi micrometri di spessore. Si tratta invece dell’ultimo progetto intrapreso dagli scienziati del Sandia National Laboratories per raccogliere ed utilizzare l’energia solare.

Dagli USA importanti risultati nell'ambito del micro fotovoltaico con le celle glitter

E’ un importante traguardo nel campo del micro-fotovoltaico quello tagliato dagli scienziati statunitensi che hanno sviluppato delle celle solari esagonali in silicio cristallino delle stesse dimensioni di un glitter, 0,25-1 millimetro di larghezza e 14-20 micrometri di spessore (contro i 70 micrometri di un capello umano) e con un’efficienza di conversione pari al 14,9%.

Ogni micro-unità viene formata su wafer di silicio, quindi incisa e rilasciata in forme esagonali, con contatti elettrici già prefabbricati su ogni pezzo grazie all’impiego di tecniche prese in prestito dalla tecnologia dei circuiti integrati e del MEMS (Micro Electro-Mechanical Systems); le celle così ottenute sono, dunque, 10 volte più sottili delle convenzionali 15×15 cm, ma possiedono la stessa efficienza.

Così con un impiego di silicio 100 volte inferiore ai dispositivi in commercio si genera la stessa quantità di energia elettrica. Questo non è l’unico vantaggio che caratterizza le ‘celle glitter’, in quanto esse possono vantare di una serie di ‘pro’, quali nuove applicazioni, migliori prestazioni e un potenziale di riduzione dei costi.

Murat Okandan, membro del gruppo di studio, parla anche della maggiore funzionalità: “Dal momento che sono molto più piccole e hanno meno deformazioni meccaniche per un dato ambiente rispetto alle celle convenzionali, possono anche essere più affidabili e durare più a lungo”.
Queste celle possono essere fabbricate di qualsiasi taglia ed inoltre dimostrano una tolleranza all’ombra migliore rispetto ai tradizionali moduli.

I ricercatori aggiungono: “Le unità potrebbero essere prodotte in serie e avvolte intorno a forme insolite per la costruzione di tende solari integrate, e magari anche di abbigliamento”.
Inoltre, con robot manipolatori, i cosiddetti macchinari pick-and-place, se ne potrebbero assemblare fino a 130 mila pezzi l’ora ad un costo di un decimo di centesimo per modulo.

Per approfondimenti: Glitter-sized solar photovoltaics produce competitive results – Adventures in microsolar supported by microelectronics and MEMS techniques

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