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Depressione stagionale dovuta al cambiamento d’orario

Pubblicato il 28 ottobre 2007 da Sergio

Gli esperti parlano di depressione stagionale facendo riferimento a quei disturbi a cui la persona va incontro quando l’orario cambia e si passa all’ora solare o legale.

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Nel caso dell’avvento dell’ora solare il corpo è meno esposto alla luce perché già a metà pomeriggio arriva il buio e questo provoca degli squilibri al nostro orologio biologico.
I malesseri più frequenti sono senso di fatica, irritabilità, aumento di umore nero, mal di testa, e difficoltà a prender sonno.
Il professor Massimo Biondi, direttore del Dipartimento di scienze psichiatriche e medicina psicologica dell’Università La Sapienza di Roma suggerisce di dormire di più per qualche giorno perché i disturbi si presentano maggiormente a coloro che dormono poco essendo “dovuti ad un cambio del fotoperiodo, importante per la regolazione dell’umore”. Nel giro di una o massimo due settimane queste forme di malessere scompariranno.
Ma perché si spostano le lancette dell’orologio avanti e indietro?
Il cambio di orario ufficiale è stato istituito grazie a Benjamin Franklin per sfruttar a pieno la luce del giorno, tanto che nei mesi estivi con l’ora legale, l’ora ufficiale si sposta in avanti mentre nei mesi invernali con l’entrata in vigore dell’ora solare, torna indietro.
L’Italia, che fu la prima ad adottare questo sistema nel 1916, lo fece per due ragioni: da un lato questa misura consente risparmi energetici, poiché le attività lavorative si concentrano durante le ore di luce solare riducendo così il ricorso all’illuminazione artificiale e dall’altro i cittadini possono beneficiare di un maggior numero di ore di luce solare.
Terna, la società responsabile della gestione dei flussi di energia elettrica sulla rete ad altissima tensione, ha registrato che l’anno scorso durante i mesi di ora legale si sono risparmiati, in totale, 645 milioni di kilowattora, per un valore pari a circa 80 milioni di Euro.

di G.V.

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