Il progetto che si basa sulla scoperta del fotovoltaico elettronico del Premio Nobel Zhores Alferov
Pubblicato il 5 giugno 2009 da GiòUn’idea rivoluzionaria che ha l’obiettivo di offrire un sistema fotovoltaico accessibile a tutte le famiglie italiane e che consentirà a ogni tipo di abitazione di diventare un centro di produzione di energia, con un’efficienza di conversione delle celle di oltre il 38%, l’80% in più rispetto alle celle tradizionali, e una riduzione delle emissioni di CO2 pari a 2.100 tonnellate/anno ogni 1000 abitazioni.
Questo è Pianeta Sole Life, il nuovo sistema fotovoltaico elettronico presentato oggi dal Gruppo Beghelli, che si basa sui principi della moderna Fisica ed Elettronica delle Eterostrutture, nata dagli studi che hanno valso al professor Zhores Alferov il Premio Nobel per la Fisica, e già applicati nell’ambito della microelettronica.
Questa tecnologia ha portato alla creazione di pannelli fotovoltaici ad alta concentrazione, capaci di trasformare l’irradiazione solare in energia elettrica, utilizzando nuove celle a semiconduttori con una resa di conversione pari all’80% in più rispetto alle tradizionali celle al silicio.
“I grandi passi avanti compiuti nella microelettronica hanno permesso il miglioramento dei parametri di produzione delle celle solari che, già applicati all’ingegneria aerospaziale, possono avere un effettivo impiego anche in ambito terrestre – commenta il Premio Nobel Zhores Alferov – Le celle solari di nuovo tipo consentono di superare la soglia del 40% di efficienza, con l’obiettivo di raggiungere il 55% nell’immediato futuro”.
Sulla nuova tecnologia nata dagli studi di Zhores Alferov, Beghelli ha progettato un nuovo pannello fotovoltaico in grado di ottenere il massimo rendimento con dimensioni e costi contenuti.
Anche le abitazioni di modeste dimensioni potrebbero così diventare piccole centrali in grado di produrre energia elettrica autonomamente e a costi competitivi.
Con questa tecnologia il Gruppo Beghelli riuscirà ad aprire al fotovoltaico e alla domotica le porte dell’importante mercato dell’energia: tutti avranno la possibilità di sfruttare l’energia del sole, semplice, economica ed ecologica, in ogni tipo di casa.
“L’esigenza di creare fonti rinnovabili per arrivare alla sostituzione graduale degli impianti a combustibili fossili è l’unica scelta possibile per la specie umana in una prospettiva a lungo termine – prosegue Zhores Alferov – La seconda metà del XX secolo ha visto una crescita esponenziale del consumo energetico globale e, solo negli ultimi 25 anni, l’uso complessivo di energia è aumentato di 1,5 volte e le emissioni di gas serra di 1,4 volte”.
“L’illusione di un pianeta capace di risorse infinite è tramontata. Consumiamo troppo, più di quanto la terra possa sopportare. Già oggi la nostra impronta globale supera la capacità rigenerativa del nostro pianeta di circa il 30%. Se la nostra domanda di energia continuerà a crescere a questa velocità entro il 2030 avremo bisogno dell’equivalente di due pianeti terra per sostenere i nostri stili di vita – aggiunge Gian Pietro Beghelli, Presidente dell’omonimo Gruppo – Per questo, la consapevolezza del ruolo sociale dell’impresa, nonché la rilevanza e l’attualità delle tematiche affrontate, ci ha spinto, lo scorso anno, a fare il nostro ingresso nel settore del fotovoltaico, e a evolverci progressivamente, cercando soluzioni sempre più
efficienti e con minor impatto sull’ambiente”.
“La vicinanza in questo progetto di un personaggio illustre e autorevole come il Premio Nobel Zhores Alferov – conclude Gian Pietro Beghelli – ci riempie di orgoglio. È infatti anche grazie alle sue ricerche se, nell’immediato futuro, saremo in grado di portare nelle famiglie uno strumento rivoluzionario che consentirà di sfruttare l’energia fotovoltaica in tutte le abitazioni a costi competitivi”.
Il Gruppo Beghelli progetta, produce e distribuisce sistemi elettronici per la sicurezza industriale e domestica, sistemi fotovoltaici, ed è leader italiano nel settore dell’illuminazione di emergenza e del risparmio energetico. Con il Centro SOS, Beghelli è inoltre attivo nei servizi per la sicurezza, avvalendosi di strutture tecnologiche, apparecchiature e personale ai più alti livelli di specializzazione e competenza.
Zhores Ivanovich Alferov nasce a Vitebsk, in Bielorussia il 15 marzo 1930. Oggi è considerato il padre della moderna tecnologia dei semiconduttori e il massimo studioso dei pannelli fotovoltaici di ultima generazione.
Nel 1947 si diploma alle scuole superiori di Minsk, in Bielorussia, e nel 1952 al Dipartimento di Elettronica dell’Istituto Elettrotecnico di Leningrado V.I. Ulyanov (Lenin).
Dal 1953 è membro del Comitato Scientifico dello Ioffe, il più grande istituto di fisica al mondo, del quale è attualmente Direttore Scientifico. Presso l’Istituto Ioffe ha conseguito due diplomi accademico scientifici: una laurea in tecnologia nel 1961 e un dottorato in fisica e matematica nel 1970.
Nel 1970 trascorre 6 mesi come ricercatore ospite presso l’Università dell’Illinois, USA.
I suoi eminenti contributi alla fisica e alla tecnologia dei semiconduttori III-V, con particolare riferimento alle proprietà d’iniezione, allo sviluppo dei laser, alle celle solari, ai LED, ai processi di epitassi, hanno portato alla creazione della moderna fisica ed elettronica delle eterostrutture.
Per le sue conquiste in questo campo, Zhores Alferov è stato insignito di molti premi e riconoscimenti di livello internazionale. Uno su tutti, il Premio Nobel nel 2000. Dal 1995, è Vicepresidente dell’Accademia delle Scienze russa, membro della Duma, di cui è decano, Rettore dell’Università Tecnologica di San Pietroburgo e Presidente della Fondazione Alferov per la scienza e l’istruzione che ha sede anche in Italia (www.alferov.it).
Ad Alferov si devono 4 libri, uno dei quali tradotto in italiano (Scienza e Società, Sandro Teti Editore, 2006), oltre 500 pubblicazioni scientifiche e 50 invenzioni nell’ambito della tecnologia dei semiconduttori.
Tag: Beghelli, centro di produzione di energia, famiglia, pannelli fotovoltaici ad alta concentrazione, Pianeta Sole Life, Premio Nobel Zhores Alferov, sistema fotovoltaico, Zhores Ivanovich Alferov
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11 settembre 2009 alle 17:35
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