“Odi et amo”: La comunità scientifica conferma che gli opposti si attraggono
Pubblicato il 3 novembre 2008 da Sergio“Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris.
Nescio, sed fieri sentio et excrucior.”
Odio e amo. Perché io faccia questo, forse domandi.
Non lo so. Ma sento che accade e mi tormento.
Nel carme 85 Catullo enunciava il contrasto dei sentimenti di cui la comunità scientifica, oggi, ci dà notizia. La scoperta del Wellcome Laboratory of Neurobiology dell’University College di Londra, conferma che gli opposti si attraggono perché nel nostro cervello si attivano determinate aree. Esiste, infatti, una sorta di “circuito dell’odio” che comprende emozioni positive e negative come romanticismo e aggressività ed altre ancora di segno opposto.
Odio e amore sarebbero due facce della stessa medaglia. che convivono nel nostro cervello e sono attivati dalle stesse aree. Le due parti della sub-corteccia coinvolte si chiamano putamen e insula, che sono attivate anche dall’amore romantico.
Il Professor Semir Zeki, che ha portato a conoscenza della comunità scientifica i suoi esperimenti, condotti con l’ausilio di uno scanner che ha indagato i circuiti neurali ha dichiarato: «I risultati potrebbero spiegare il motivo per cui sia l’odio sia l’amore romantico possono portare ad atti simili di comportamento estremo. L’odio e l’amore per il biologo, hanno lo stesso interesse scientifico: sono entrambi irrazionali e portano entrambi ad azioni eroiche o addirittura ad atti violenti».
Tag: amo, catullo, Cervello, circuito odio, Laboratory of Neurobiology dell’University College di Londra, odio, opposti, Scoperta, sentimenti opposti
Articoli Correlati
- Grazie alla sonda Phoenix la conferma: su Marte c’è acqua
- Ipnosi fenomeno reale: provoca cambiamenti nelle aree cerebrali coinvolte nell’attenzione
- Annuncio shock di Panayiotis Zavos: clonati 14 embrioni umani
- La sonda Phoenix assaggia il ghiaccio di Marte e conferma: è acqua
- Cieli puliti con le quote di emissione degli aerei, dal 2011
Articoli Recenti
- Google celebra il 25esimo anniversario della scoperta del Fullerene
- Alla ricerca di un semaforo intelligente per la E3 proteina che consente lo sviluppo di metastasi
- ICSS 2010: II Conferenza Internazionale sulla Scienza della Sostenibilità
- Mars 500: al via la simulazione di una missione completa su Marte
- Il Parlamento approva il regolamento UE per facilitare la donazione e il trapianto di organi
- Giove non è più lo stesso?
25 dicembre 2008 alle 12:10
Non serviva una ricerca per scoprire tale verità: come la scoprì catullo due millenni fa, così la può scoprire chiunque si innamori davvero