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Presto l’emicrania si spegnerà con il telecomando

Pubblicato il 30 giugno 2008 da Giò

Presto l’emicrania si potrà spegnere come la Tv grazie ad un “telecomando”, ossia un dispositivo portatile per stimolare in modo indolore e non invasivo il cervello, utilizzabile all’occorrenza autonomamente dal paziente.

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E’ stato già testato con successo presso la Ohio State University (USA) su molti pazienti americani per prevenire, al momento, l’emicrania preceduta da ’sintomi premonitori’ come flash luminosi, stelline, abbassamenti visivi.

Il dispositivo basato sulla Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS), è stato presentato al meeting annuale della American Headache Society (società americana per lo studio delle cefalee) tenutosi a Boston.

A differenza del comune mal di testa, l’emicrania, che si ritiene causata da ipereccitabilità neurale, si manifesta con attacchi di dolore intenso e pulsante che colpiscono di solito una parte della testa, per poi diffondersi alla fronte, agli occhi, al viso e alla mascella. Il dolore si accompagna a nausea, vomito, fotofobia, intolleranza al rumore, difficoltà nel linguaggio. La durata degli attacchi varia da due ore fino a tre giorni.

In Italia ne sono colpiti sei milioni di persone, ma molti sono coloro che non sanno di avere una vera e propria malattia e quindi si affidano a cure ‘fai-da-te’ che possono procurare dipendenza o addirittura peggiorare il problema.

Contro l’emicrania gli esperti avevano constato l’efficacia della TMS, una procedura indolore e non invasiva da anni usata per studiare e modificare l’attività del cervello, che trova già impiego in numerose patologie come la depressione. Essa manda al cervello campi elettromagnetici che ne modificano l’attività spegnendo o attivando determinate aree neurali.

Tuttavia lo strumento per la TMS è disponibile negli ospedali e non rappresenta certo una pratica “fai da te”.
Così la ditta californiana NeuraLieve ha realizzato il dispositivo portatile e il neurologo Yousef Mohammad dell’ateneo Usa l’ha sperimentato con successo su 164 pazienti confrontando l’efficacia della stimolazione con una finta stimolazione (placebo).
L’idea è quindi che un giorno il paziente, riconoscendo i ’sintomi premonitori’ dell’emicrania, si ‘autosomministri’ la stimolazione con lo strumento portatile e in questo modo sia in grado di prevenire l’attacco, senza dover ricorerre a medicine.

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