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Eco-piazzole o consegne ai produttori per i rifiuti tecnologici

Venerdì 9 Novembre 2007

La Gazzetta Ufficiale ha pubblicato il decreto del Ministero dell’Ambiente in merito al sistema di gestione dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche - Raee. La nuova normativa annuncia che i responsabili della gestione dei rifiuti elettrici ed elettronici non saranno più i Comuni ma i produttori.

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Il Comune, che sino ad oggi, doveva provvedere allo smaltimento di questo materiale che andava a finire nelle discariche e negli inceneritori, passa adesso il testimone ai produttori di apparecchiature elettroniche ed elettriche, ai quali si applica il principio cardine della politica ambientale dell’Unione Europea “Chi inquina paga”.
Dal 1° gennaio 2008 qualora una persona volesse disfarsi di apparecchi come per esempio, lavatrici, computer, frigoriferi e telefonini e non avesse l’esigenza di sostituirli, potrà portarli in un apposita eco-piazzola. Nel momento in cui l’utente desiderasse invece comprare un apparecchio nuovo a sostituzione di quello vecchio lo potrà consegnare al commerciante il quale per legge sarà obbligato ad accettarlo.
Tale normativa si propone di gestire dei rifiuti pericolosi e dannosi per la salute riuscendo a recuperare per ogni tonnellata di hardware ben 16 grammi di oro puro.
Durante questo periodo di transizione il comune continuerà a gestire i Raee mentre i produttori verseranno un contributo per coprire parte delle spese di gestione e la realizzazione delle nuove eco-piazzole dove depositare i rifiuti tecnologici. Dal nuovo anno i produttori, organizzati in consorzi o sistemi collettivi, prenderanno le redini della gestione di questi rifiuti.

di G.V.

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Decreto fiscale più Verde

Lunedì 29 Ottobre 2007

Il ministro dell’ambiente Pecoraro Scanio ha così commentato l’approvazione del Senato del decreto fiscale collegato alla finanziaria: “ci sarà ancora una maggiore attenzione nei confronti dell’ambiente, del clima, di Kyoto, dei Parchi nazionali e sull’acqua come bene pubblico”.

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“Di grande importanza e in perfetta sintonia con le conclusioni della prima Conferenza Nazionale sul Clima - ha aggiunto il Pecoraro Scanio - è il finanziamento straordinario di 10 milioni di euro per interventi di adattamento e misure di mitigazione per i territori soggetti ai problemi ambientali legati ai cambiamenti climatici in atto, con una particolare attenzione alla tutela della biodiversità e della prevenzione dei dissesti idro-geologici”.

Il ministro ha sottolineato come il governo si sia anche impegnato a delineare, già dal prossimo Dpef, le strategie nazionali del dopo Kyoto, per raggiungere l’obiettivo del 30% dei consumi da fonti di energia pulita e rinnovabile, di un incremento del 20% dell’efficienza energetica e di un taglio del 20% delle emissioni di gas serra rispetto al ‘90.
Il decreto contiene anche una prima e concreta forma di riconoscimento dell’acqua come bene comune, come dimostra la moratoria di dodici mesi sulla gestione dei servizi idrici e l’avvio di una verifica sul rispetto della salvaguardia del patrimonio idrico, sull’efficacia delle politiche di risparmio e sull’effettiva garanzia di controllo pubblico delle tariffe.

Il ministro Scanio, inoltre, si è detto soddisfatto dell’approvazione bipartisan dell’emendamento che istituisce, in accordo con la Regione Siciliana, tre nuovi Parchi nazionali in Sicilia, quello delle Egadi, delle Eolie ed il Parco dei Monti Iblei, in aree di particolare pregio ambientale e per il fatto il fatto che siano state gettate le basi per il santuario dei cetacei nell’area del Canale di Sicilia. (fonte: www.ambiente.it)

a cura di Anna Mennella

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